Tratto da un testo in due atti di Vincenzo Salemme, ‘E femmene, Passacantando è una storia comica che si tinge di atmosfera thrilling ma tutto solo per ridere tra stravaganti personaggi alle prese con insolite circostanze.
Il motivo comico si nasconde in questo atto unico nelle pieghe della paura domestica, quando basta un blackout a generare il panico. Che inevitabilmente autorizza ogni umana reazione. Così la protagonista dello spettacolo, che sarà di scena al Nuovo Teatro Sancarluccio dal 28 al 30 marzo 2014, inizia a canticchiare la sua vita, in assenza del marito impegnato nel ripristino della corrente elettrica. Come i bambini che urlano in una stanza buia, Antonella Cioli dà sfogo alle paure del suo personaggio che troverà una sorprendente compagnia nello strambo vicino di casa, un uomo di età indefinita che ormai si esprime solo attraverso le note del suo pianoforte, innescando reazioni comicamente deflagranti perché generate dall’incontro-scontro tra un complesso proclama di infelicità e paura e un cinico e sprezzante tono di risposta, una semplice e atomica nota. Eccesso di parole, mole verbale e canto da una parte, e drastica riduzione del linguaggio dall’altra: non sembrano gli elementi distintivi del Salemme televisivo e cinematografico. Anzi, lo spettacolo assume una certa posizione nell’ambito delle scritture recenti, fondendo atmosfere dark in situazioni divertenti e leggere.
Si ringrazia lo staff di Il Teatro cerca Casa per l’immagine di copertina.