La Malesia è divisa in due dal Mar Cinese Meridionale: la Malesia peninsulare, con capitale Kuala Lumpur, la città storica di Malacca e le piantagioni di tè di Cameron Highlands, e il Sabah e il Sarawak a nord del Borneo, la parte più incontaminata: foreste, parchi nazionali e sistemi fluviali.
Quella malese è una società storicamente multirazziale dove popoli provenienti da diverse culture hanno saputo convivere in armonia, nel rispetto delle reciproche tradizioni. I malesi rappresentano il 57% della popolazione; i cinesi sono la seconda comunità, seguiti dagli indiani. Il resto è costituito da minoranze etniche. Gli abitanti originari della Penisola, in lingua locale orang asli, vivono nella foresta pluviale, conservando le abitudini nomadi e praticando un’economia di sussistenza legata al baratto dei prodotti della giungla.
In questa straordinaria mescolanza di popoli e culture, la lingua nazionale è il Bahasa Melayu (Malay). L’inglese però è largamente diffuso, anche nelle zone ruralice lontane dai percorsi turistici. La religione ufficiale è l’Islam ma, nel rispetto delle diverse razze che vivono nel paese, è garantita a tutti la libertà di culto: buddismo, cristianesimo e induismo sono tra i culti maggiormente professati mentre l’animismo è ancora molto diffuso soprattutto fra gli indigeni del Borneo.
Volti, persone, storie e situazioni. Malesia Out of Border è il progetto fotografico di Luca Di Martino in esposizione al PAN Palazzo delle Arti di Napoli fino al 31 gennaio. Per saperne di più sulla Malesia e i suoi abitanti clicca qui per i contenuti della mostra.