“Dalla criminalità puoi uscire, dalla droga puoi uscire, dal carcere puoi uscire. Dalla camorra no”.
Appuntamento allo stadio Collana qualche anno fa. Guido è un ragazzo più o meno come me, ma più grande e molto più indaffarato. “Gaeteno mo’ ci raggiunge, aspetta un’attimo faccio una telefonata e poi parliamo”. 25 anni e qualche esperienza in teatro erano poco per aprire, non bastavano nemmeno a sedersi a quel tavolo. Ma ormai c’ero. Finalmente arriva Gaetano, la persona che avrei dovuto incontrare per fare, nel caso, ulteriori esperienze. Ci carica subito in macchina, un modello non proprio dei più recenti, ma bastava ad ospitare tre persone e varie attrezzature. Seggo indietro, presentazioni al volo con una rapida stretta di mano col conducente che senza imbarazzi e tanta spontaneità mi fa: “Che fai nella vita? – studio lingue e lavoro in teatro. – Si, ma a che livello? – organizzazione dello spettacolo, promozione, distribuzione – gli rispondo. “Vabbuò io tengo una produzione di cinema, fatic’ a missile, nu juorno stong ccaà, nu juorn stong là – puntualizza. La conversazione procede fino a piazza Carità. Scendo dall’auto e ci promettiamo futuri contatti. Il tempo e gli eventi dissero altro per me, ma Gaetano e Guido erano in rampa di lancio, missili pronti e collaudati. E con obiettivi chiari. Dopo qualche tempo uscì “Là-bas” di Guido Lombardi e nel medesimo periodo venne fuori la collaborazione con Abel Ferrara per il suo film su Napoli. E varie chiamate ai saloni del jet-set cinematografico. E recentemente “Non mi avrete mai“, storie di strada scritte a 4 mani da Gaetano di Vaio e Guido Lombardi. Storie di strada raccontate da un sopravvissuto. “Sono stato un delinquente, ho spacciato, fatto furti, rapine: ma sono sempre stato un indipendente, una vera e propria affiliazione alla camorra non l’ho mai voluta avere. Perché si può uscire dalla criminalità, si può uscire dalla droga, ma non si può uscire dalla camorra. Se sei camorrista muori fra i 30 e i 40 anni: io invece di anni ne ho 45. E già per questo sono un sopravvissuto”.
Il video è stato girato in esclusiva per Repubblica.it
in occasione dell’uscita del volume. Ecco la copertina