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Il fascino intramontabile del vinile

Perché "il piatto che gira" attira ancora tante persone

Ormai tornato prepotentemente di moda, il vinile è sempre più diffuso non solo tra chi ha nostalgia dei vecchi tempi ma anche tra le nuove generazioni. Secondo i dati della Federazione Industria musicale italiana nel 2021 le vendite dei vinili sono aumentate del 121% rispetto al 2020 e, per la prima volta dal 1991, hanno superato le vendite dei CD.

In un mercato in cui è lo streaming a farla da padrone, il vinile riesce quindi ancora a ritagliarsi uno spazio da protagonista. Ma andiamo a vedere dove e quando nasce “il piatto che gira”.

Storia del vinile

L’introduzione dei dischi in vinile risale al 1948, quando questi strumenti andarono a rimpiazzare i vecchi 78 giri. In particolare il primo disco venne introdotto negli Stati Uniti il 21 giugno 1948. Il nuovo formato venne presentato dalla Columbia Records e consisteva in un disco con un diametro pari a circa 30 cm. Il 31 marzo 1949 venne invece presentato il primo 45 giri dalla RCA Records.

Negli anni ’60 vennero introdotti poi i dischi quadrifonici, basati su una tecnologia capace di separare i segnali su quattro canali. In questo modo si otteneva un effetto unico: chi ascoltava aveva l’impressione di essere circondato dal suono. All’inizio degli anni ’70 il vinile iniziò a competere con le musicassette ma continuò a dominare la scena musicale almeno fino alla metà degli anni ’80 e inizio anni ’90. Infatti in questi anni iniziarono a diffondersi i compact disc che decretarono, nel giro di pochi anni, la fine della produzione dei vinili, quantomeno su larga scala. In Italia ad esempio smetteranno di essere prodotti a partire dal 1993.

Solo durante i primi anni ’10 del nuovo millennio i dischi in vinile torneranno sulla scena musicale. In pochi anni si è assistito infatti ad una forte diffusione nei negozi degli Stati Uniti e ad oggi sono tanti anche gli artisti che scelgono di stampare i loro album anche su questo supporto di memorizzazione.

Da dove deriva il fascino del vinile?

A cosa è dovuto il fascino intramontabile del vinile? Un primo fattore è legato all’età: solitamente chi acquista un vinile lo fa per ricordare la sua gioventù. Lo strumento infatti ha effettivamente accompagnato le vite intere generazioni. Tuttavia, come abbiamo già affermato all’inizio, il vinile è ormai un moda anche tra i più giovani.

Lo strumento è capace di offrire un suono più morbido e vero rispetto ai CD, un suono che affascina le nuove generazioni abituate ad una musica perfetta ma talvolta eccessivamente compressa. Inoltre il vinile restituisce il piacere di “toccare con mano la musica”: scegliere tra i tanti dischi disponibili in un negozio regala sicuramente una sensazione più piacevole rispetto alla scelta di una canzone su una piattaforma di streaming.

Molti invece scelgono i vinili per collezionarli. Infatti con il passare degli anni, i dischi diventano dei veri e propri oggetti d’epoca e il loro valore aumenta nel tempo. Da non sottovalutare infine anche l’aspetto prettamente estetico: le copertine in grande formato dei vinili rappresentano a tutti gli effetti un valore aggiunto.

Questi sono solo alcuni dei motivi alla base del successo del vinile. Infatti, le ragioni alla base della loro diffusione sono davvero tante e variano da persona a persona.

L’attualità del vinile

Il mercato musicale è senza dubbio dominato da ormai alcuni anni dallo streaming. Le diverse piattaforme rappresentano circa l’80% del fatturato nel mercato italiano. Tuttavia, come affermato già all’inizio, il vinile sta riuscendo ad imporsi nuovamente sulla scena. A fronte di un 11% del totale di vendite musicali – una percentuale comunque superiore a quella dei CD – i dischi stanno assistendo ad una forte e costante crescita. Infatti secondo i dati Deloitte per la FIMI, nel primo trimestre del 2021 si è assistito ad un aumento delle vendite del 121% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ma quali sono i dischi in vinile più venduti? Nel 2020 troviamo al primo posto, per il quarto anno consecutivo, un grande classico, ovvero The Dark Side of The Moon dei Pink Floyd, seguito dall’album di Sfera Ebbasta intitolato Famoso.

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