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IL MESTIERE DEL MUA: CHI È E COME SI DIVENTA

I social hanno dato inizio ad una vera e propria innovazione digitale, una rivoluzione che ha toccato vari settori e che ha dato alla luce non solo nuove professioni, ma ha rivoluzionato quelle già esistenti. È il caso del Make Up Artist

Il mondo digitale è in costante trasformazione. Siamo in un’era in cui tutto è digital, così come il futuro sembra essere sempre più digital.

La rivoluzione digitale avvenuta nell’ultimo decennio ha interessato vari settori, come quello del turismo, della moda, del lusso e della cosmetica, per citarne solo alcuni.
Sono infatti nate varie professioni e figure – o portato una ventata di freschezza a quelle già esistenti: i cosiddetti influencer ne sono un esempio. Gli influencer sono persone in grado di influenzare l’opinione pubblica, riguardo un qualsiasi argomento, attraverso l’uso dei social. Sono dei veri e propri leader o guru del settore. Per capire: in Italia abbiamo Chiara Ferragni per la moda, Cliomakeup per il beauty e la cosmesi.
Nomi ormai noti a tutti, anche a chi non ha confidenza – e non intende averla – col nuovo mondo virtuale.

L’industria della cosmetica è in continua crescita, grazie soprattutto alle proprie figure di riferimento, i make up artist (MUA). I MUA altro non sono che la versione moderna del vecchio truccatore, ma con una vocazione più creativa, fashion e, per quanto riguarda gli ultimi anni, decisamente digital e social.
Si tratta, in genere, di un libero professionista freelance che offre servizi sia a privati (trucco sposa, ad esempio) sia ad altri liberi professionisti (stilista, wedding planner o fotografo).
Gli artisti del trucco, per dirla all’italiana, generano più di $445 miliardi in vendite annuali nel mondo, cifre non da poco. E queste vendite sono aumentate esponenzialmente grazie all’avvento dei social media, attraverso i quali la fama di questi professionisti cresce di minuto in minuto.
Ne è un esempio Mario Dedivanovic, truccatore di fiducia di Kim Kardashian, celebre star americana che spesso lo cita nelle sue stories di Instagram. Il risultato? Oltre 5 milioni di follower su Instagram, ed una fama mondiale.

Ma come si diventa make up artisti? E quali sono le skills necessarie?
Il percorso non è semplice, e non si limita all’apertura di una pagina Instagram, ma c’è bisogno di grande competenza tecnica, manualità oltre che di creatività, arma vincente nell’era digital. Gavetta e spirito di sacrificio, come in ogni professione, fanno da padroni.
Ci sono due strade da seguire ma, come spesso accade, esse si intersecano.
Una è il fai da te, l’altra è la frequentazione di corsi professionalizzanti presso scuole private. La prima è decisamente più economica ma richiede più tempo oltre che una massiccia dose di fortuna e innumerevoli tentativi, la seconda, al contrario, richiede un investimento economico maggiore, ma minor tempo.
Partiamo con un presupposto: quella del make up artist è una carriera decisamente in salita. Dopo gli studi, che avranno una durata media di 2-3 anni, i primi tempi saranno di pura gavetta.

Le soft skills richieste in questo settore sono senza dubbio creatività, spirito di adattamento, gestione dello stress, capacità di problem solving, ascolto attivo e predisposizione verso i bisogni del cliente. Per quanto riguarda le hard skills, come accennato, esse dipendono dal grado di esperienza e della formazione.

Arriviamo ora forse al punto che più interessa chi sta cercando di emergere in questo settore: lo stipendio medio.
Secondo i dati forniti dall’INPS, lo stipendio medio annuo di un make up artist è di 1.300 € netti al mese (circa 23.500 € lordi all’anno), inferiore di 250 € (-16%) rispetto alla retribuzione mensile media in Italia.
Naturalmente, si tratta di dati che vanno contestualizzati in quanto vi sono make up artist i cui stipendi sono molto più alti ma questo dipende dalla loro celebrità, formazione ed esperienza, dai servizi che offrono e forte personal branding – complesso di strategie messe in atto per promuovere se stessi, le proprie competenze ed esperienze, la propria carriera, come se fosse un brand.

I social, ancora una volta, sono un valido e forte aiuto.

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