L’Italia è sicuramente uno dei Paesi europei con più strada da fare nell’ambito dell’inclusività ma, negli ultimi anni, moltissimi passi in avanti sono stati maturati e tantissime aziende si sono aperte all’accessibilità di disabili sia motori che cognitivi.
Un trend che si sta autoalimentando perlomeno dal 2006, quando l’ONU ha approvato la “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità“, ma che è diventato, in tanti casi, anche una vera e propria strategia di marketing, poiché si è notato che l’immagine aziendale riesce a guadagnarsi moltissimi punti adottando una politica d’accoglienza di questo tipo.
Un esempio per tutti è quello di Gardaland che, anche per rispondere ad una serie di polemiche che si erano innescate nel passato riguardo alla questione, già dallo scorso anno ha riservato ai disabili e ai loro accompagnatori un’intera sezione del proprio sito web, indicando i percorsi, le agevolazioni e le attività dedicate agli ospiti con disabilità cognitive, sensoriali e motorie ed offrendo tutte le informazioni necessarie per permettere a chiunque di programmare, in completo relax, una scampagnata divertente.
Il progetto IED
Uguaglianza significa anche pari opportunità: questo implica che tutti, in un modo o nell’altro, devono poter usufruire, ad esempio, di strutture ricettive forgiate anche in base ai diversi tipi di disabilità; offrire un’esistenza più piena e soddisfacente ai portatori di handicap, infatti, garantisce loro una migliore qualità della vita, allontanando le ipotesi, purtroppo molto frequenti, di depressione e (auto)segregazione che rintanano queste persone in un abisso molto profondo, fisico e mentale, da cui diventa complicato uscire e nel quale ci si limita alla pura e semplice sopravvivenza, lontani da qualsiasi forma di stimolo.
Proprio per questo, nel 2018 lo IED (Istituto Europeo di Design), insieme agli enti Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi – col patrocinio di Assolombarda -, Associazione Albergatori Milano, Rescasa Lombardia e Assobagno, si è lanciato in un progetto chiamato “Hoteling for All“, definito proprio dall’obiettivo di favorire il turismo accessibile rivedendo e stravolgendo la concezione delle camere d’albergo o perlomeno dei relativi ambienti dedicati ai servizi igienici.
Un impegno concreto
In effetti, attualmente la normativa non vincola particolarmente in questo senso alcun tipo di struttura né di mezzo di trasporto, se non le attività commerciali che si occupano di somministrare cibo ed alimenti e tutti gli esercizi che prevedono un’area di sosta per il pubblico ampia più di 250 mq; in questi casi, la toilette per disabili, ad esempio, è un obbligo di legge.
La domotica, allo stato attuale, costituisce un importante valore aggiunto che può rendere il soggiorno di un disabile confortevole, come fosse a casa propria, potendo usufruire di tutte quelle comodità che evitano di fargli percepire normali operazioni del quotidiano come un impedimento: insomma, montare una rampa per carrozzine all’entrata di un albergo o di un B&B, consentire uno spostamento agevole tra i vari piani attraverso un montascale elettrico a poltroncina (oggi realizzabile in maniera completamente personalizzata in base al contesto e senza opere murarie), inserire una segnaletica in braille significa non solo comunicare all’esterno un’immagine migliore, inclusiva e di accoglienza della propria proposta commerciale, ma anche assicurarsi che tutti gli ospiti, indistintamente, possano beneficiare di una vacanza che possa definirsi tale… e che li invogli a tornare.
D’altro canto, il miglior feedback per un’azienda è proprio quello dei suoi clienti!
Turismo accessibile per disabile in Italia: i dati 2023
Il turismo accessibile per le persone con disabilità è diventato negli ultimi anni un tema di grande rilevanza in Italia. I dati del 2023 mostrano che sempre più strutture ricettive e attrazioni turistiche si stanno adattando per offrire servizi inclusivi e accessibili a tutti.
Secondo i dati, il numero di strutture ricettive accessibili è aumentato del 15% rispetto all’anno precedente. Hotel, bed and breakfast, agriturismi e campeggi hanno investito nella realizzazione di infrastrutture atte ad accogliere persone con diverse disabilità, come rampe di accesso, ascensori, bagni attrezzati e spazi comuni accessibili.
Anche le attrazioni turistiche si stanno adeguando alle esigenze dei visitatori disabili. I musei, i siti archeologici e i parchi naturali stanno implementando percorsi e servizi appositamente progettati per garantire un’esperienza inclusiva a tutti. Ad esempio, molte attrazioni offrono visite guidate per persone non vedenti o con problemi di udito, grazie all’utilizzo di guide specializzate e dispositivi tecnologici.
Inoltre, il trasporto pubblico sta diventando sempre più accessibile. Le principali città italiane stanno adottando misure per rendere le stazioni ferroviarie, gli autobus e le metropolitane accessibili a tutti. L’installazione di ascensori, rampe e segnaletica tattile è diventata una priorità per garantire la mobilità delle persone con disabilità.
Nonostante i progressi, ci sono ancora sfide da affrontare. Alcune zone rurali e piccoli centri potrebbero avere ancora difficoltà ad adeguarsi alle norme di accessibilità. Inoltre, è necessario un maggiore sforzo nella formazione del personale turistico per garantire un’accoglienza adeguata a tutti i visitatori.