La qualità degli scatti di William Gale Gedney (29-10-1932 – 23-6-1989) è stata riconosciuta solo dopo la sua morte, causata da AIDS all’età di 56 anni, in New York City. E’ sepolto a Greenville. Ha lasciato le fotografie e gli scritti di una vita all’amico Lee Friedlander. La William Gedney Photographs and Writings Collection attraversa tutta la sua vita, dagli anni ’40 agli ’80 e include negativi, prove, appunti, stampe, slides, libri illustrati a mano, giornali e diari. Nella prima sezione, le fotografie documentano la vita negli Stati Uniti, particolarmente di New York, del rurale Kentuky e di San Francisco; si passa poi alla vita in India, tra Calcutta e Benares, per giungere a paesaggi rurali e urbani lungo gli Usa e per finire, compositori americani. Temi più frequenti: la notte e i nudi. La serie notturna tocca tutti i luoghi visitati e scattati durante l’attività. I nudi invece sono stati scattati tutti al Pratt Institute, dove il fotografo ha insegnato. Se New York è un tema ricorrente della collezione, Brooklyn ne è di sicuro il soggetto predominante: festival religiosi come la festa italo-americana di San Gennaro, le Sunday School parades, Good Friday processions, gospel revivals, il Washington Market, un bar di nome O’ Rourks, il Brooklyn Bridge, Coney Island, la subway and “the El”, St. Joseph’s School for the Deaf, folle, l’esercito della salvezza, Myrtle Avenue. Gedney ha vissuto proprio qui: come per le foto anche gli scritti e gli appunti portano il titolo “Myrtle Ave”. In altre foto della stessa raccolta compare Diane Arbus, durante un’esibizione di body building.
‘O Rourks Bar, Brooklyn. Dentro e fuori.