La fame atavica, quella di generazioni. I Maccarune, il cibo, quello che spesso non c’è. Al nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli in scena la cinica comicità di questo testo di Luciano Saltarelli, autore e attore. Sul palco Giampiero Schiano Antonella Raimondo Luciano Saltarelli Manuela Schiano Lomoriello. Straripante comicità!
La fame genera l’intreccio comico che coinvolge una misera coppia che intende raggirare un povero disgraziato. La meschinità prende il sopravvento in un’atmosfera noir che viene attraversata dalla carica comica di personaggi grotteschi, motivati dalla miseria che li spinge ad azioni disumane. I testo strappa risate che insieme recano il senso dell’amarezza di una simile condizione esistenziale. Lo spettacolo di Luciano Saltarelli figura nel cartellone del nuovo Teatro Sancarluccio che ha riaperto i battenti grazie all’opera del produttore e autore teatrale Bruno Tabacchini. La stagione rende omaggio alle origini della sala di via San Pasquale a Chiaia con un cartellone dedicato alla scrittura comica d’autore: e qui saltano fuori i Maccarune di Saltarelli. Dall’umorismo piccante, quello che ti rimane in gola rilasciando infine un retrogusto amarognolo. Man mano che la farsa procede i pancioni posticci dei personaggi si riempiono di cattiveria e cinismo. Il pubblico ride sia dentro che all’uscita. E magari ci pensa un po’ su.